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"Guida perversa all’ideologia" al Cineporto

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Con la proiezione, per la prima volta in città, del film di Sophie Fiennes “Guida perversa all’ideologia” (GB, 2012), si inaugurano martedì 16 febbraio alle ore 19 presso il Cineporto di Lecce (via Vecchia Frigole 36) le attività scientifiche 2016 del Centro di Ricerca “Laboratorio di Studi Lacaniani” dell’Università del Salento: l’appuntamento è promosso in collaborazione con lo stesso Cineporto, con il Cineclub Universitario di Scienze della Comunicazione e con il CINIT Lecce (ingresso gratuito).

Il lungometraggio, che verrà proiettato in edizione integrale tradotta in italiano, è interamente dedicato al pensiero di Slavoj Žižek, filosofo dissacrante, studioso della psicoanalisi e in particolare di Jacques Lacan, oltre che di Marx e della settima arte. “Se vuoi capire chi siamo, guarda un film!” è il motto del filosofo sloveno: «È il cinema che, meglio di qualunque altro fenomeno culturale, ci restituisce un’immagine di noi stessi spietata ma autentica, sempre in contraddizione tra le identificazioni della società e le urgenze dell’inconscio», dice il professor Mimmo Pesare, coordinatore scientifico del “Laboratorio di Studi Lacaniani”, che introdurrà la proiezione, «Žižek passeggia tra numerosissimi titoli di Hollywood tessendo una tela apparentemente pop nella quale s’incuneano, come un coltello nel burro caldo, le nozioni lacaniane di godimento, di isteria, di desiderio, di Grande Altro. Un film geniale e illuminante, che vede il logorroico pensatore di Lubjiana nelle vesti di mattatore assoluto e cinico dissacratore del pensiero occidentale, sempre pronto a instillare il dubbio sulle pretese ideologiche del buon senso comune».

Interverrà e presenterà il film la ricercatrice indipendente Chiara Agagiù (Scholarship bilaterale Ministero degli Affari Esteri Italia-Slovenia).


Rassegna teatrale Kairòs presenta Il Grigio di Giorgio Gaber

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Nuovo appuntamento al Teatro Comunale di via Paisiello a Ruffano con la rassegna teatrale organizzata da Odv Kairòs. Domenica 14 febbraio alle ore 20.00, la compagnia Salvatore Della Villa è in scena con Il Grigio, spettacolo di Giorgio Gaber. 

Un uomo decide di vivere in una nuova casa alla periferia di una città con la voglia di allontanarsi da tutto, riflettere, ritrovarsi, rimettere un po' a posto le cose della sua vita, lavorare. Ha la necessità e la volontà di lasciarsi alle spalle quella sua quotidianità di una vita banale intrisa di ipocrisia, volgarità, un matrimonio non riuscito, un'amante delusa, l'estraneità del figlio, e l'illusione che " L'Amore è una parola strana. Vola troppo. Andrebbe sostituita." Nella ricerca di una sua ipotetica e rigeneratrice pace dovrà affrontare l'astuzia e la malvagità di un ospite inaspettato e indesiderato "Il Grigio" che lo metterà alla prova nel profondo della sua esistenza tra trappole e inganni in un duello comico e paradossale che metterà in luce la solitudine e i sentimenti dell'uomo.

Costo biglietto: 7 euro  Info e prenotazioni: info@odvkairos.it www.odvkairos.it, tel. 328 2233833.

San Valentino degli animali, due giorni per votare

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Mancano solo due giorni alla scadenza del contest fotografico su facebook “Che Amore! Fido, Micio e il camino”. Si possono votare on line le foto più belle, tenere e toccanti dei nostri grandi amici a due e quattro zampe, oltre a poter inviare ancora altre foto da inserire nell’album e nel concorso. C’è tempo sino alla mezzanotte di domani 14 febbraio, giorno di San Valentino che, quest’anno, è anche la festa degli innamorati degli animali. Il concorso fotografico è promosso da Caminopoli e Zoo Park Lecce, e sono previsti premi per i primi sei classificati.

Le azioni che si possono attuare, quindi, sono due, una aperta a tutti, ossia votare con un semplice “mi piace” tutte le foto che toccano la nostra sensibilità, e l’altra rivolta a chi ha un amore di animale e vuole farlo partecipare al contest. Per la prima azione è sufficiente visionare l’album sulla pagina Facebook dell’iniziativa (collegamento diretto), scorrere tutte le immagini in gara e votare quelle che piacciono cliccando su “mi piace”. Mentre per partecipare al concorso, si invia all’indirizzo e-mail e20@clio.it una foto dell’animale (o animali) protagonista accanto / davanti / insieme al camino (spento o acceso, non ha importanza). Ovviamente bisogna indicare nella mail il nome (o nomi) del/dei “protagonisti” e il nome del proprietario che partecipa al concorso. Tutte le foto pervenute entro il 14 febbraio saranno pubblicate nell’album e potranno essere votate.

Le sei fotografie che avranno raccolto il maggior numero di “mi piace” alle ore 23.59 del 14 febbraio vincono i premi in palio, ossia (dal 1° al 6° classificato): Kit camino maxi con sacca portalegna, accendifuoco e fiammiferi speciali; Kit camino medium con sacca portalegna, accendifuoco e fiammiferi speciali; Mangime da 15kg (cane) o 6 kg (gatto); Sacca portalegna; Mangime da 4kg (cane) o 1,5 kg (gatto); Shampoo secco e fiala antiparassitario (cane) o Shampoo secco e giochino (gatto).

La voce di chi non ha voce: racconti a 4 zampe!

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Nuovo appuntamento su  FuturaTv.it con la nuova, imperdibile rubrica "a quattro zampe", nata dalla collaborazione tra la nostra redazione e le volontarie del canile sanitario di Lecce. Ad accompagnarci in questo viaggio alla scoperta di tante storie interessanti e coinvolgenti dei nostri amici animali, sarà Anna Pierri, volontaria dell'Associazione Nuova Lara che da anni è impegnata nel non semplice compito di gestione del canile. Un lavoro importante, frutto dell'amore verso gli animali e troppo spesso sottovalutato da parte di chi non conosce tale realtà e si lascia influenzare da luoghi comuni da sfatare. Proprio da ciò, l'esigenza da parte delle volontarie di far luce su una così fondamentale attività, subito raccolta da FuturaTv.it, da sempre particolarmente sensibile all'argomento. Nasce così "La voce di chi non ha voce: racconti a 4 zampe!", rubrica a cura di Anna, che oggi vi descriverà come si trascorre una tipica giornata in canile con la storia dal titolo "Nessun cane è un'isola".

"La sveglia suona presto, il freddo mattutino punzecchia la pelle. Vicino la porta d’ingresso senti quell’odore, diventato col tempo quasi impercettibile, insieme ad un coro che rimbomba nell’aria: le loro voci. Abbaiano e guaiscono di gioia non appena percepiscono che qualcuno è finalmente arrivato. E così, proprio come un cane fortunato ti accoglie dietro la porta di casa quando rientri, anche i cani del canile riservano la stessa accoglienza quando riconoscono i passi e il suono della voce di chi si prende cura di loro tutti i giorni. Questo è già un buon motivo per sfidare il freddo mattutino che accompagnerà il resto della giornata, finché il sole non si deciderà a riscaldarsi… 

La giornata inizia con le prime coccole e pulizie, il buongiorno ai vari box e il resoconto delle terapie da fare. Su un’agenda sono segnate lunghe liste coi nomi dei cani: chi può mangiare cosa, quale medicinale serve al cane incidentato, al malato, a quello anziano. Se tutto va bene non ci sono nuovi arrivi provenienti da segnalazioni notturne; in caso contrario, ci si occupa dei nuovi arrivati, trovandogli un posto adatto fra una gabbia e l’altra, cercando di capire un po’ della sua storia e di supportare il suo stato di totale smarrimento. Ogni giorno si entra nei box con la gioia di rivederli, mista alla paura di trovare qualcuno che non sta bene, poiché, purtroppo, succede anche questo. Finito il turno giornaliero e usciti dal canile, si ha la certezza di ciò che si “lascia” ma non di ciò che si potrebbe “ritrovare”. Per questo motivo fare un giro totale, prima di iniziare a lavorare, rende tutti un po’ più tranquilli. Così la giornata procede col via vai di box che si aprono e si richiudono, saluti, salti di gioia, corse scatenate in quel corridoio che separa le gabbie di destra con quelle di sinistra; si assapora quotidianamente la tristezza nel guardare ogni singolo cane negli occhi e quasi volergli dire “mi dispiace, neanche oggi è il tuo giorno fortunato…ma abbi fede, arriverà la tua occasione”. Il legame che si crea fra chi lavora in canile e si prende cura di tutti quei cani ogni giorno con tanta dedizione è indescrivibile… cani considerati aggressivi, spaventati, timidi, asociali, diffidenti, davanti ai nostri operatori diventano affettuosi e pieni di riconoscenza. Basta guardare come si relazionano con chi li accudisce tutti i giorni, per capire che ognuno di loro ha una storia da svelare: incidenti stradali, maltrattamenti, ustioni, segni lasciati da chi non ha nessun tratto dell’essere “umano”; oppure, per meglio dire, rappresenta quella cattiveria tipica solo di questo genere.  É inevitabile in questo caso precisare che nessun cane è cattivo, seppur ognuno con un carattere particolare. Nessun cane nasce con l’intento di fare del male se non per difesa e chi si relaziona ad ognuno dei loro caratteri, ogni giorno, può solo confermarlo.

I cani considerati problematici sono anche quelli più difficili da far notare, perché chi entra in canile, con l’idea di adottare, non rivolge quasi mai il suo sguardo ai casi “disperati”, pensando siano irrecuperabili o semplicemente non preoccupandosi di avere la pazienza di aspettare i tempi giusti e la costanza di farsi conoscere piano piano…

Rompete gli schemi della loro routine; rompete le barriere che per paura si sono creati; conquistare il loro affetto comporta sacrificio ma non è impossibile: non abbiate paura di intraprendere un percorso con un “cane difficile”. Ognuno di loro ha diritto di essere accettato ed amato, perché nessuno eviterebbe di scegliervi per la poca simpatia, socievolezza, misura o età. Loro non seguono criteri ne stereotipi, ma amano in modo indistinto e incondizionato, donando “amore puro”, quello vero, non quello che noi decantiamo e ritrattiamo con estrema facilità. L’emozione di adottare un cane “difficile” è indescrivibile, poiché egli sceglierà di donare la sua fiducia, come riconoscenza, solo a chi avrà la premura di sceglierlo nonostante tutto.

Questa settimana l’intento è stato quello di raccontare una giornata tipo in canile, il lavoro che quotidianamente affrontano gli operatori, come lo eseguono e come lo vivono i nostri cani, soprattutto quelli “difficili”. Concludo questo breve resoconto con una frase che rappresenta lo spirito della nostra associazione: “Se ogni cane ha bisogno di un uomo, ogni uomo ha bisogno di un cane, anche se non lo sa".

* Foto di Andrea Rizzo!

Bella partita a Catania: altro punto conquistato dal Lecce

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Bella partita, quella andata in scena al "Massimino" tra Lecce e Catania. Tante occasioni da ambo le parti e bel gioco espresso, per due squadre che si sono affrontate a viso aperto e che fino a poche stagioni addietro si scontravano nel campionato di serie A. Ad un primo tempo effervescente e ricco di emozioni, ha fatto da contraltare una seconda frazione meno "frizzante" in cui i salentini hanno provato a far proprio l'incontro, non riuscendo però a trovare il guizzo vincente. Il rimpianto maggiore è sicuramente per la compagine pugliese, che avrebbe voluto i tre punti e che non ha sfruttato nei minuti iniziali un rigore, fallito da Moscardelli nel tentativo di angolare troppo il tiro. A dispetto del risultato finale di 0-0, dunque, nella serata di Juventus-Napoli le due squadre hanno dato vita ad un incontro di spessore per la categoria. Un buon punto conquistato dal Lecce.

Novità nella formazione di mister Braglia, che conferma il 3-4-3 ma lascia a riposo il diffidato Abruzzese, sostituito nella linea difensiva da Legittimo, mentre sulla fascia sinistra spazio dal primo minuto a Liviero; nel tridente offensivo rientra Surraco, a supporto di Moscardelli con Doumbia. 4-3-3 per il Catania di Pippo Pancaro, in cui la prima punta Calil è coadiuvata sugli esterni da Calderini e dall'ex leccese Falcone.

1° TEMPO - Partenza sprint del Lecce, che si rende pericoloso con un sinistro sporco di Lepore dopo pochissimi secondi dal fischio d'inizio. Il ritmo appare scoppiettante sin dall'inizio

RIGORE FALLITO - Al 5' gli ospiti usufruiscono di un calcio di rigore per l'evidente ed ingenuo fallo di mano del terzino catanese Garufo, ma Moscardelli spreca l'opportunità angolando troppo e spedendo fuori il pallone. I giallorossi subiscono il colpo e rischiano di subire il gol, ma Perucchini salva su Calil. 

PORTIERI PROTAGONISTI - Al quarto d'ora è di nuovo Moscardelli a sfiorare la marcatura su splendido assist di Surraco, ma stavolta è bravo Liverani a sventare con un colpo di reni. Dopo tre minuti, strepitoso intervento di Perucchini sul destro a giro di Calil. Occasioni da ambo le parti e portieri protagonisti in questa prima fase. 

Al 34' ancora Calil pericoloso di testa, ma la sfera lambisce il palo e si spegne sul fondo, mentre al 38' è di nuovo Perucchini a dire di no sulla conclusione potente dell'attaccante brasiliano. Sul fronte opposto è l'estro di Surraco a mettere in difficoltà la retroguardia rossoblu.

TRAVERSA - E' anche sfortunato Moscardelli, che colpisce di testa in torsione sul preciso cross di Lepore al 43', ma il pallone si infrange sulla traversa. Un primo tempo ricco di emozioni si chiude a reti inviolate.

2° TEMPO - La seconda frazione si apre con il Lecce in avanti. Capitan Papini è costretto ad abbandonare il terreno a seguito di un duro contrasto ed è sostituito da De Feudis al 50'.

CAMBIO MODULO - Braglia opta per un cambio tattico, passando al 4-3-3, con Liviero che arretra sulla linea difensiva e mediana composta da De Feudis, Salvi e Lepore. In avanti, Caturano subentra a Moscardelli.

Nella ripresa il gioco si sviluppa su ritmi meno intensi. Occasione per gli ospiti su palla inattiva, ma Surraco spedisce alto da posizione favorevole. Doppio cambio tra le fila di casa, con l'ingresso di Bombagi e Lupoli in luogo di Musacci e Calderini. Ora sono i salentini a cercare con maggiore insistenza la porta avversaria. Al 73' Freddi rimedia un ingenuo cartellino giallo che gli costerà la squalifica. Il risultato non si sblocca e Braglia gioca l'ultima carta inserendo l'ungherese Vecsei per Surraco, mentre tra gli etnei Parisi rileva Nunzella. 

Nel finale, prosegue il pressing della formazione giallorossa, che però non riesce a perforare la difesa avversaria. Dopo 5 minuti di extra-time, il triplice fischio del direttore di gara certifica il pareggio a reti bianche finale. Sabato prossimo, alle ore 17:30, al "Via del Mare" andrà in scena il match tra Lecce e Foggia.

Tabellino di  CATANIA - LECCE  0 - 0 

CATANIA (4-3-3): Liverani, Garufo, Nunzella (88',Parisi), Musacci (68',Bombagi), Bergamelli, Bastrini, Calderini (68',Lupoli), Agazzi, Calil, Di Cecco, Falcone. A disp. Logofatu, Pelegatti, Pessina, Di Stefano, Felleca.  All. Pancaro

LECCE (3-4-3): Perucchini, Freddi, Legittimo, Papini (50',De Feudis), Cosenza, Liviero, Lepore, Salvi, Moscardelli (62',Caturano), Surraco (82',Vecsei), Doumbia. A disp. Bleve, Beduschi, Camisa, Lo Sicco, Sowe, Carrozza, Curiale, Abruzzese.  All. Braglia

Arbitro: Andrea Morreale di Roma1. Assistenti: Marco Bresmes e Francesco Semperboni di Bergamo

Ammoniti: Surraco, Papini, Musacci, Freddi, Parisi.

Adelmo Monachese presenta "I Cuochi tv sono puttane"

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Oggi, domenica 14 febbraio (ore 21.30 - ingresso libero) alle Officine Culturali Ergot di Lecce, lo scrittore foggiano Adelmo Monachese - tra gli autori del sito Lercio.it - presenterà il suo monologo tratto dal libro "I Cuochi tv sono Puttane" (Rogas). Una raccolta di articoli, racconti, monologhi satirici e top ten, in omaggio al Late show with David Letterman. Garbata e mai volgare, la misurata comicità di Adelmo Monachese è un felice esempio di sano umorismo. Da questo libro verrà tratta una fiction Rai sulla famiglia tradizionale dal titolo "Il burbero signor Camilli e la sua tradizionale famiglia alle prese con la modernità". Ecco il Trailer: "Tesoro, oggi avremo ospite a pranzo la compagna di nostra figlia" "Ditalini allora!" "Papà, perché non accetti la cosa come hai fatto con Gianni quando ti ha detto di essere gay?" "Perché lui almeno ha avuto la bravura di trasformare la sua passione in un vero lavoro, e ti ho detto mille volte di chiamarlo Monsignor Giovanni Camilli!". Prima del monologo (dalle 19) spazio alla presentazione di "Intro" nuovo lavoro discografico del progetto Mynah. Nelle composizioni di Gabriele di Franco (chitarra) e Antonio De Donno (batteria) si possono trovare sonorità dai colori più variegati, preservando sempre l’aspetto ritmico ed un’estrema cantabilità delle melodie, dal sapore romantico ed elegiaco.

"Le cene con i parenti. Riunioni coatte di persone che, per la maggior parte, non vedi da un anno, ognuna con personalità e idee talmente differenti da far sembrare che ve li abbiano messi in casa gli autori del Grande Fratello, o i coordinatori del PD. Ecco una mini guida ragionata per sopravvivere ai temi da tavola più esplosivi dei nostri tempi. Primo tra tutti: la crisi, chi la soffre veramente non ci vuol pensare durante le feste, a introdurre questo argomento sono gli zii ricchi. Ignorateli, vogliono fare il bis dei paccheri che nonostante tutti i soldi che hanno non riescono a mangiare a casa loro. I Marò tendono a dividere molto. Urge un intervento deciso per rimettere in sintonia chi sta dalla parte dei due accusati di omicidio e i difensori dei pescatori uccisi. Dovete rischiare: “Il vero delitto sarebbe non onorare la memoria dei pescatori morti ignorando questa frittura di pesce che aspetta solo voi!”. Dal 2004 tocca dire due parole pure sullo Tsunami, una disgrazia totale, non per le 230mila vittime, ma perché è capitato proprio il 26 Dicembre, in pieno clima festivo. Commemorarlo rischia di far piombare tutti a una profondità d’animo inappropriata alla maratona alimentare. Una semplice considerazione convoglierà l’attenzione su un punto comune: “Meno male che nel Sud Est Asiatico non c’erano aziende italiane a dividersi gli appalti altrimenti chissà!” e darete il via a tutta una serie di considerazioni dalla sicura approvazione, che anzi favoriranno anche l’apertura delle bocche al fine di introdurvi derrate di cibo. E’ arrivata l’ultima rata della tassa della spazzatura più conguaglio? Se un minimo di buon senso vi è rimasto tra i denti al posto del prezzemolo non dovreste lamentarvi, almeno non durante i cenoni che si concludono coi padroni di casa che salutano sulla porta e donano due sacchi di rifiuti a ognuno dei parenti in fila come Re Magi metropolitani che anziché oro, incenso e mirra portano umido, carta e vetro. E le stagnole per i cani, naturalmente".

Approda in Brasile lo spettacolo "Arrivi e partenze"

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"Arrivi e partenze" approda in Brasile. Lo spettacolo - che vede in scena l'organettista, compositore e cantante Claudio Prima e la danzatrice e attrice Stefania Mariano, coreografa della Fabbrica dei Gesti, diretti dal regista brasiliano Marcelo Bulgarelli - sarà in Sud America per una breve tournée, realizzata con il sostegno di Puglia Sounds Export 2016, sui palchi di due importanti festival. Dopo l'esordio di giovedì 18 febbraio a Campinas per il Feverestival di San Paolo, il viaggio dei due artisti salentini proseguirà dall'8 all'11 marzo con quattro repliche a Canoas, Novo Hamburgo, Bento Gonçalves e Caixas do Sul nell'ambito del SESC Musica nella regione del Rio Grande do Sul.

Arrivi è partenze è un percorso fra le musiche tradizionali del mediterraneo, rivissute con lo spirito di un musicista moderno. L'organetto e la voce rievocano suoni ancestrali, figli di un tempo lontano, che hanno avuto la forza di propagarsi fino ad oggi. Ognuno di questi suoni ha un fascino antico frutto del suo valore autentico. Claudio Prima, leader di BandAdriatica e direttore della Giovane Orchestra del Salento, è un eclettico musicista che negli ultimi anni ha collaborato con artisti provenienti da tutto il mediterraneo (Goran Bregovic, Giovanni Sollima, Burhan Ocal, Boban e Marco Markovic, Kocani Orkestar, Eva Quartet, Rony Barrak, Savina Yannatou e tanti altri);  Stefania Mariano è una danzatrice, attrice e coreografa interessata a sviluppare un percorso di ricerca multidisciplinare all’insegna della contaminazione tra diversi linguaggi artistici ed espressivi; Marcelo Bulgarelli è attore e regista esperto di biomeccanica teatrale, già vincitore in Brasile di alcuni fra i più importanti riconoscimenti del settore (Premio Funarte 2007, Premio Açorianos 2010). I tre iniziano la loro collaborazione tre anni fa, per la realizzazione dello spettacolo teatrale Oltremundo, scoprendo una comune propensione per la ricerca del rapporto fra musica, danza e teatro e per l'indagine sulla  gestualità e sul suono tradizionale come basi del processo creativo.

Arrivi e partenze è il frutto di una lunga ricerca all'interno delle musiche tradizionali in arrivo e in partenza dal Salento. Il Salento è ponte fra il Mediterraneo e l'Europa e ha accolto le dominazioni più diverse: dai Turchi ai Francesi, dai Greci agli Spagnoli, dai Messapi ai Normanni. Tutti hanno lasciato una eredità che rende ricco il patrimonio tradizionale di questa terra. E così come la musica è giunta in Salento, allo stesso modo la musica è stata portata in giro per il mondo dagli emigrati italiani, che hanno trasferito nel Nord Europa e nel Sud America, in particolare, le proprie tradizioni. Poco ingombrante e pertanto facile da portare appresso, l’organetto ha trovato posto nei bauli dei milioni di emigranti del Vecchio Continente che fra la fine dell’Ottocento e i primi decenni del Novecento solcarono l’Oceano per approdare nelle Americhe. Così si spiega la sua enorme diffusione, ad esempio, in Canada, in Argentina e nel Sud del Brasile Nella musica sudamericana infatti si ritrovano numerose influenze e origini italiane, soprattutto nei repertori eseguiti con l'organetto, che in brasile ha preso il nome di gaita-ponto e in argentina si è evoluto nel bandoneon. Lo spettacolo è composto di musiche inedite e di musiche tradizionali eseguite dal vivo da organetto, percussioni e voci. In scena un musicista e una danzatrice, che incrociano i propri percorsi, in un viaggio ipotetico che li conduce dal Salento al Sud America e poi indietro fino a casa, per mescolare le proprie radici e trasformarle, ad ogni arrivo e ad ogni partenza, come fa da sempre ogni suono migrante.

Il tour all’estero è stato inserito nella “Programmazione Puglia Sounds Export 2016” ed è realizzato con il contributo di Puglia Sounds, Unione Europea, FSC, Regione Puglia – Assessorato Sviluppo Economico industria Turistica e Culturale, Teatro Pubblico Pugliese – Regione Puglia – FSC 2007/2013 – Investiamo nel vostro futuro.

Take Walks in Valle della Cupa

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Un percorso a piedi alla scoperta delle campagne tra Trepuzzi e Campi Salentina domenica 14 febbraio con “Take Walks in Valle della Cupa”, quinto appuntamento organizzato da WWF Salento in collaborazione con l’associazione pugliese “Made For Walking”, nata dall’esperienza dell’omonimo walking blog di Luciana Lettere, per promuovere la mobilità dolce e sostenibile.  La partenza è prevista per le ore 10.45 presso il Monastero di Sant’Elia a Trepuzzi (Le) automuniti, da dove partirà ufficialmente la camminata di circa 15 km. Il percorso attraverserà il paesaggio rurale della Valle della Cupa, quella parte della “piana leccese” in cui l’altezza del suolo scende sensibilmente rispetto alle aree circostanti. Un viaggio in discesa in questa grande depressione carsica, una valle incantata in un’area geografica abitata sin da tempi antichissimi, come dimostrano importantissimi reperti preistorici, per poi essere colonizzata dai Messapi, che qui fecero sorgere la grande città di Rudiae. Il suo paesaggio rurale si è sempre distinto per le condizioni naturali e climatiche favorevoli e per i colori intensi della sua campagna.

Secondo l’ormai collaudata formula “Made for Walking”, la passeggiata sarà scandita da incontri e sorprese per scoprire il “genius loci” dei luoghi con storie, racconti, spiegazioni scientifiche, riflessioni e suggestioni. Ospiti di questa domenica a piedi due attivisti impegnati da anni per la difesa del territorio: il professore Gianfranco Palmariggi e lo storico dell’arte Mario Del Prete. Palmariggi, membro dell’associazione culturale "Il C@ffe", ha condotto tra le più importanti battaglie ambientali nella Valle della Cupa, intraprendendo azioni che hanno riguardato la difesa del territorio, tra cui la battaglia contro la costruzione di un impianto di trattamento di rifiuti di grandi dimensioni, proprio ai piedi della Valle della Cupa, e sensibilizzando la popolazione contro l’abbandono dei rifiuti nelle campagne. Mario Del Prete, storico dell'arte e guida turistica, collabora attualmente con diverse associazioni nel settore della formazione culturale. Ha ricoperto numerosi incarichi quale componente della Commissione Politiche Giovanili e Pari Opportunità del Comune di Campi Salentina e il suo impegno negli ultimi anni lo ha spinto a battersi per la difesa del territorio, il recupero e la valorizzazione di quei monumenti abbandonati al degrado. 

Il percorso di questa domenica ripercorre il tracciato della vecchia strada Trepuzzi – Terenzano – Madonna dell’Alto, un asse viario di antica frequentazione che si sviluppa per un tratto del suo percorso proprio sulla fiancata rialzata della Cupa. Il punto di partenza e il punto d’arrivo della camminata saranno rappresentati da due fra i monumenti più importanti di Terra d’Otranto: il Monastero di Sant’Elia e la chiesa della Madonna dell’Alto. 

Il percorso si svolgerà su strade di campagna asfaltate, stradine e comodi sentieri. Si richiede comunque un abbigliamento comodo (pantaloni antistrappo) e scarpe preferibilmente da trekking. Difficoltà turistica. Da portare: pranzo a sacco, acqua, cibi energetici. 

Per info, su questa iniziativa, rivolgersi a Luciana (3285321916).


Latin, love e passion è il San Valentino dell'Area51

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Cornice latino-americana per il #SanValentino dell' Area 51 Restaura & Disco di Novoli. Il club novolese di via Veglie, infatti, triplica l'appuntamento della "Domenica latina" con un evento adatto a tutti i gusti, ma soprattutto dedicato agli innamorati salentini: alla notte musicale di Domingo Tropical, si affiancherà l'apericena firmata AreaCucine(dalle ore 20.30 all 22.30), con buffet aperto e tante delizie da gustare e sorseggiare. poi spazio alla musica di Giaba, Flaco ed El Maximo, all'animazione dei gruppi salseri provenienti da ogni angolo di Puglia e alla lunga notte di festa "Love & Passion". Info e prenotazione tavoli al 328.3253425 - 328.3253123 - 348.7994620.

Terzo appuntamento con il Cineclub Universitario

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Le attività del Cineclub Universitario giungono alla terza settimana di programmazione, con la giornata intitolata “Il fumetto italiano sullo schermo”. Ospiti di questo appuntamento saranno il regista Gianfranco Giagni (in collegamento telefonico) e Fabio Moliterni, docente di Letteratura e cultura nell'Italia contemporanea presso l'Università del Salento. Gli interventi e le proiezioni condurranno il pubblico attraverso un percorso di decodifica del medium-fumetto, una forma di narrazione autonoma e di grande rilevanza artistica.

L’evento avrà luogo presso il Cineporto di Lecce (Via vecchia Frigole, 36) e che l’ingresso è gratuito. Saremmo lieti se decideste di prendere parte all'evento e di dare risonanza all’iniziativa, di cui di seguito riportiamo il programma dettagliato:

15 FEBBRAIO

Il fumetto italiano sullo schermo

Ore 18.00

“Valentina” (serie tv, 1989, 60') tratto dalle avventure del personaggio

di Guido Crepax

Introduce il regista Gianfranco Giagni (in coll. tel.)

Ore 19.15

Cortometraggi animati di Makkox , 15’

Ore 19.30

“L’ultimo terrestre” (Gipi, 2011, 100’), liberamente ispirato al graphic

novel “Nessuno mi farà male” di Giacomo Monti

Ore 21.15

“Corte Sconta detta Arcana” (Pascal Morelli, 2002, 92'), tratto dal

graphic novel di Hugo Pratt

Introduce Fabio Moliterni.

Koreja: er Teatro in Tasca la bottega dei giocattoli

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Prosegue il TEATRO IN TASCA 2015-2016, la stagione teatrale per grandi e piccini giunta alla XXI edizione promossa da Cantieri Koreja, Ministero per i Beni e le Attività Culturali e Regione Puglia. Domenica 14 febbraio alle ore 11.00 e alle ore 17.30 in scena il Teatro Crest di Taranto con LA BOTTEGA DEI GIOCATTOLI. Storie intorno a giocattoli che si animano di vita propria abitano da sempre le fantasie dei bambini, che naturalmente giocano dando un’anima agli oggetti. La nostra storia accade in una bottega di giocattoli, e le botteghe di giocattoli non sono forse delle città nelle quali i giocattoli vivono come delle persone? O meglio, le città non sono forse delle botteghe di giocattoli nelle quali le persone vivono come dei giocattoli? C’è sempre una bambola più bella e c’è la bambola invidiosa, un orsacchiotto che si innamora e un soldatino geloso, una mamma cattiva e una buona fata, giostre e macchinine che non si stancano di girare. Un mondo parallelo che aiuta i bambini a fare esperienza di emozioni, imparando a non perdere “la bussola”, passando dalla gioia alla delusione, dalla malinconia all’allegria, dall’amore al risentimento. Una città solitamente notturna, perché vive nel profondo dei sentimenti. Non solo infantili. Destinato ai bambini più piccoli, il lavoro è l’esito di un percorso avviato da un gruppo di attrici e di insegnanti di scuola materna intorno al linguaggio teatrale più efficace rispetto ad un’utenza così particolare e impegnativa, per verificare linguaggi e tecniche di lavoro che, ovviamente, lasciano poco spazio alle parole a favore di immagini, musica e… gioco. Lo spettacolo prende corpo anche dalle musiche originali di Mirko Lodedo, vero tappeto sonoro di azioni, danza e racconto che danno vita ai giocattoli. O sono i giocattoli a dar vita agli attori? Lo scoprirete solo visitando la nostra bottega. Solo per gli spettatori della mattina alle ore 09.45, atteso appuntamento con QUADRI D'ATTORE (prenotazione obbligatoria) il laboratorio per bambini realizzato in collaborazione con LedA che nella sala prove del Teatro allestisce una speciale bottega dei balocchi, dove ognuno dei partecipanti potrà realizzare il suo compagno di giochi preferito. Come sempre, dopo lo spettacolo, gli attori incontreranno il giovane pubblico per condividere curiosità e domande.

Aumentano le aperture di partite Iva in provincia di Lecce

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Aumentano le aperture di partite Iva in provincia di Lecce. Segno dei tempi che cambiano, perché, per poter trovare un’occupazione, non sembrano esserci alternative a quella di mettersi in proprio. La conferma arriva da un’indagine condotta dall’Osservatorio economico di Confartigianato Imprese Lecce, che ha elaborato gli ultimi dati del Dipartimento delle Finanze. Nello studio rientrano le ditte individuali, le società di persone, le società di capitali e le altre forme giuridiche, nonché i liberi professionisti, come avvocati, medici, ingegneri, architetti.

Nel corso del 2015, sono state aperte 8.157 posizioni fiscali (contro le 8.044 dell’anno prima). Si registra una variazione di 113 unità in più, pari ad un tasso dell’1,4 per cento. Positivo anche il confronto con il 2013, quando si aprirono 7.378 partite Iva. L’incremento, in questo caso, è di 779 unità, pari al 10,6 per cento. «I dati elaborati – spiega Davide Stasi, direttore dell’Osservatorio economico di Confartigianato Imprese Lecce – ci consentono di comprendere come l’apertura di nuove partite Iva rappresenti, oggi, una specie di valvola di sfogo in carenza di valide alternative lavorative. C’è, dunque, la volontà di non arrendersi. Sono tanti, infatti, i lavoratori e le lavoratrici che, a fronte dell’impossibilità di collocarsi o ricollocarsi come dipendenti, scelgono di aprire un’attività in proprio. E non è un caso che, parallelamente, calano le diverse forme di lavoro a termine, le collaborazioni a progetto e quelle occasionali».

Va inoltre considerato che, tanto a livello nazionale che regionale, «l’auto-imprenditorialità gode di svariati incentivi ed è sicuramente un fatto positivo. Tuttavia – sottolinea Stasi – occorre evitare che le nuove realtà si trasformino in esperienze effimere, destinate a durare per brevissimo tempo. Il supporto non può arrestarsi alla mera fase di start-up, ma deve continuare negli anni, con strumenti idonei a garantire lo sviluppo, la crescita e l’autosufficienza delle nuove imprese». Allargando l’analisi alle altre province pugliesi, solo Brindisi cresce di più di Lecce, con una performance del 21,9 per cento dal 2013 (in quell’anno furono aperte 3.290 partite Iva, l’anno dopo 3.400 e nel 2015 ben 4.011).

Gli altri territori, invece, registrano valori negativi. Nella provincia di Bari, infatti, sono state accese 10.248 posizioni fiscali contro le 11.306 dell’anno precedente. La flessione è di 1.058 unità, pari al 9,4 per cento. Il capoluogo regionale rappresenta il 28,4 per cento del totale delle nuove partite Iva. Dopo Lecce, che corrisponde al 22,6 per cento della «torta» pugliese, seguono Foggia che rappresenta il 16,7 per cento (6.033 partite Iva aperte nel 2015); Taranto il 12,2 per cento (4.387 nuove posizioni fiscali); Brindisi l’11,1 per cento e Barletta-Andria-Trani l’8,9 per cento (3.210 partite Iva).

Il calo generalizzato in Puglia (-2,4 per cento) è dovuto all’adesione al regime fiscale cosiddetto “di vantaggio”. Occorre ricordare che, inizialmente, la scadenza per entrare nei “minimi” (con aliquota Irpef al 5 per cento) era fissata al 31 dicembre 2014, ma solo successivamente fu prorogata a tutto il 2015 e questa circostanza, probabilmente, ha indotto molti soggetti ad accelerare l’apertura della partita Iva nel 2014. Di conseguenza nell’ultimo anno si è registrato un numero inferiore di aperture.

Suddivisione per natura giuridica e sesso 

Più in dettaglio, 27.149 partite Iva sono state aperte da professionisti o da titolari di ditte individuali, 1.298 da società di persone, 7.393 da società di capitali, 189 per altre forme giuridiche e 17 da stranieri. Per un totale di 36.046 posizioni fiscali, di cui 16.512 da uomini, 10.637 da donne e le restanti 8.897 da società.

Suddivisione per classi d’età

Restringendo il campo alle persone fisiche, sono stati 12.014 i giovani under 35 che hanno aperto la partita Iva durante l’anno scorso; 8.860 le persone dai 36 ai 50 anni; 4.251 dai 51 ai 65 anni e 2.024 gli over 65enni. Il confronto con l’anno precedente mostra riduzioni di aperture da parte delle classi più giovani, mentre crescono quelle delle classi più anziane.

Suddivisione per settori

Ecco, in ultimo, l’analisi per settori: 8.039 in agricoltura, silvicoltura e pesca; 7 per l’estrazione di minerali da cave e miniere; 1.596 nelle attività manifatturiere; 54 per la fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata; 43 per la fornitura di acqua, reti fognarie, attività di gestione rifiuti e risanamento; 2.762 nelle costruzioni; 8.940 nel commercio all’ingrosso e al dettaglio; 633 per il trasporto e magazzinaggio; 2.825 per le attività dei servizi di alloggio e di ristorazione; 794 per i servizi di informazione e comunicazione; 490 per le attività finanziarie ed assicurative; 397 per le attività immobiliari; 3.599 per le attività professionali, scientifiche e tecniche; 1.069 per il noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese; 8 nella pubblica amministrazione e difesa; 294 nell’istruzione; 1.941 nella sanità e nell’assistenza sociale; 967 per le attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento; 2 nelle attività di famiglie e convivenze e 1.586 in altri servizi.

I concerti del conservatorio "Un soirée parisienne"

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Proseguono con grande successo di pubblico gli appuntamenti musicali promossi dal Conservatorio “Tito Schipa” di Lecce. Domenica 21 febbraio 2016, nel salone rinascimentale della Biblioteca Roberto Caracciolo in Lecce (ore 19:30), si terrà una raffinata “soirée parisienne”, un concerto di musica vocale da camera dal repertorio di Massenet, Milhaud, Poulenc, Satie e Rosenthal, a cura del contraltista GIANLUCA BELFIORI DORO e di FILIPPO FARINELLI al pianoforte. La serata si aprirà con la mesta e lenta melodia di Élégie, per voce e pianoforte o violoncello, tratta dalle Vingt Mélodies (1872) di Jules Massenet, su versi di Louis Gallet.

Seguiranno Trois chansons de négresse (1935-36) per voce e orchestra da camera o pianoforte di Darius Milhaud, su versi di Jules Supervielle, nei quali una schiava africana canta del suo popolo deportato in Venezuela. In Mon histoire (la mia storia) la donna narra la miseria e l’umiliazione della sua condizione. In Abandonnée (abbandonata) la schiava vedova esprime la disperazione del suo lutto e racconta del meditato suicidio frenato dal dover allattare il proprio bambino. In Sans feu ni lieu (senza focolare né luogo), il sentimento è esteso a tutti i bambini che la lotta per la liberazione ha lasciato senza casa. Eseguite per la prima volta nel 1937 dal soprano Madeleine Grey, spesso scelta dai compositori francesi per le anteprime dei loro lavori, queste tre canzoni sono un esempio di semplicità, di efficace uso delle brevi frasi ripetitive dei canti popolari ascoltati in Brasile dal compositore. 

Il programma proseguirà con Le bestiaire ou “Cortège d’Orphée” (1919) di Francis Poulenc, su poesie di Guillaume Apollinaire: Le dromedaire (il dromedario) – La chèvre du Thibet (la capra del Tibet) – La sauterelle (la cavalletta) – Le dauphin (il delfino) – L’ecrevisse (il gambero) – La carpe (la carpa). Questo ciclo di canzoni in miniatura, scritto da Poulenc all’inizio della carriera, non ha nulla di accademico, né sul piano del trattamento del testo né sul piano ritmico, melodico o armonico. Il poeta e il compositore giocano con l’apparente semplicità del bestiario, privo di gioia infantile, ma piuttosto venato di una sottile malinconia. 

Le chemins de l’amour (le vie dell’amore) è un valzer per voce e pianoforte composto da Poulenc nel 1940, su testo di Jean Anouilh, tratto dalle musiche di scena della pièce Léocadia, con dedica all’attrice e cantante Yvonne Printemps. Un’indolenza rigogliosa pervade Hôtel, affascinante e modernissimo brano di Poulenc, su versi di Guillaume Apollinaire, tratto da Banalités (1940): un testo spettacolare, fatto di piccole banalità, di stupidità assolute che fanno il nonsense della vita, in una camera d’albergo. Je te veux (voglio che tu) è un valzer sentimentale, scritto nel 1897 da Erik Satie, su testo di Henry Pacory, in più versioni: per voce e pianoforte, per orchestra di ottoni e per grande orchestra.

Il concerto proseguirà con Daphénéo, n. 2 delle Trois mélodies (1916) di Erik Satie. Scritto dalla diciassettenne Mimi Godebska, già dedicataria del raveliano Ma mère l’oye, il testo è un breve dialogo, d’atmosfera lieve, giocato su un equivoco fonico che sembra provenire da un luogo e un tempo lontani e misteriosi: Chrysaline domanda a Daphénéo quale sia quell’albero i cui frutti sono uccelli piangenti. Questo immaginario onirico e bambinesco suggerisce a Satie sonorità spoglie e figurazioni ripetitive e cantilenanti che ricordano un carillon. 

Chiudono la serata tre canzoni di Manuel Rosenthal, Grammaire (grammatica) – La souris d’Angleterre (il topo d’Inghilterra) – Le bengali (il bengalese), tratte dal ciclo di canzoni Chansons du Monsieur Bleu (1932), psichedelica mini-opera che si muove tra facezie e colore, stravaganze e poesia, per bambini, giovani e meno giovani. 

INGRESSO LIBERO

Prossimo Appuntamento: 

Domenica 6 marzo 2016 

Biblioteca Roberto Caracciolo – Lecce

“LE PIACE BRAHMS?”

PIERLUIGI CAMICIA – VINCENZO RANA 

(pianoforte).

Negro: "Solidarietà al consigliere Perrini"

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L’assessore regionale Salvatore Negro ha espresso solidarietà al collega consigliere Renato Perrini.

“L’incendio dell’auto del consigliere Perrini è un atto deprecabile e vile sul quale, siamo certi, che le Forze dell’ordine sapranno fare presto chiarezza e consegnare i responsabili alla giustizia. Siamo convinti che il collega Perrini non si farà intimidire da quanto accaduto e che continuerà nel proprio impegno politico e istituzionale con la stessa determinazione e convinzione di sempre”.

Congedo: "Scuole al freddo e senza acqua grazie alla Riforma Delrio"

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Dichiarazione del consigliere regionale dei Conservatori e Riformisti, Erio Congedo: "Scuole al buio, al freddo e senza acqua: grazie alla Riforma Delrio! A quasi due anni di distanza dall’entrata in vigore, non solo i problemi restano tutti in capo alle Province che continuano a pagare utenze non dovute, distraendo risorse che dovrebbero essere utilizzate solo ed esclusivamente per quelle funzioni fondamentali che proprio quella Legge ha assegnato.

Ora fra quelle che sono rimaste di competenza delle Province vi è l’edilizia scolastica non certo i servizi scolastici. Nonostante questo sia chiaro, responsabilmente il presidente della Provincia di Lecce ha continuato a pagare le bollette di luce, gas, telefono, acqua e continuerà a farlo fino al 31 marzo come atto di buona volontà. Ma in quale Paese civile la Scuola e i servizi offerti sono in balia di gesti di buona volontà? E allora si riveda subito una Riforma che ha prodotto più danni che risultati concreti, anche sul piano dell’economicità. E’ chiaro che tagliando servizi scolastici si risparmia, ma se risparmiare è l’unico obiettivo di Renzi e allora chiudiamo le scuole!

Provocazioni a parte anche Emiliano si attivi sul governo nazionale perché si possa mettere mano alla Legge Delrio, ma per quanto di competenza regionale il presidente faccia dell’Osservatorio un luogo dove ascoltando le esigenze provinciali si possano davvero trovare le prime soluzioni, magari con risorse regionali".


Corso per pizzaioli con stage in pizzeria

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Sono aperte le iscrizioni per due nuove edizioni del corso di formazione  per diventare pizzaioli, organizzati dal Centro Assistenza Tecnica (C.A.T.) di Confcommercio Lecce.

Un’edizione della durata di 30 ore (6 lezioni di 5 ore ciascuna) e una speciale edizione di 80 ore, quest’ultima con la possibilità di svolgere uno stage formativo presso alcune pizzerie di Lecce e provincia (40 ore di stage).

Entrambi i corsi sono rivolti sia agli operatori di Pubblici Esercizi (pizzerie e ristoranti), sia a coloro che intendono intraprendere la professione di pizzaiolo, con lo scopo di acquisire le necessarie competenze per inserirsi nel mondo della ristorazione, che da sempre offre ottime opportunità di lavoro.

Durante il percorso formativo, che avrà un taglio prevalentemente pratico, gli aspiranti pizzaioli potranno apprendere le migliori tecniche per preparare una buona pizza, curando tutti i momenti della produzione, dalle diverse tecniche di impasto, a quelle dell’infornatura, dall’utilizzo degli strumenti al bilanciamento degli ingredienti.

Per chi già opera nell’ambito della ristorazione, invece, ci sarà la possibilità di migliorare l’arte di fare una buona pizza, approfondendo le proprie competenze professionali.

La giornata finale sarà dedicata ad una “Competition Pizza” durante la quale i corsisti saranno impegnati nella preparazione di pizze dai gusti più svariati, che verranno valutate da una giuria composta da imprenditori salentini, titolari di Pubblici Esercizi. 

Al termine del corso verrà rilasciato  un attestato di partecipazione. 

Le lezioni si terranno presso strutture attrezzate di Lecce e saranno tenute da un maestro pizzaiolo riconosciuto a livello nazionale.

Per maggiori informazioni e iscrizioni è possibile contattare la segreteria organizzativa al numero di tel. 0832/345146 o scrivendo una e-mail all’indirizzo: lecce@confcommercio.it – formazione@confcommerciolecce.it.

Casarano Rally Team, esordio stagionale sul podio

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Inizia con un soddisfacente risultato la nuova stagione sportiva della Scuderia Automobilistica Casarano Rally Team che in occasione dell’ottava edizione del Franciacorta Rally Show disputato sull’omonimo autodromo di Castrezzato, nella pianura bresciana, centra con la giovane coppia formata da Federico Petracca e Guglielmo De Nuzzo, il secondo posto di classe N3. La gara ha dato le risposte che ci si attendeva, la grinta dimostrata in pista ha confermato che Petracca sta progredendo nella sua fase di apprendistato con la disciplina.  Supportati da una Renault Clio Rs della R-X team bisognosa solo dell’assistenza di routine, Petracca e De Nuzzo hanno dunque superato in modo brillante la lunga e impegnativa competizione in circuito che ha visto numerosi concorrenti sfidarsi con il coltello tra i denti sin dalle prime battute e con la totalità del parco partenti messa a dura prova dal fondo stradale reso particolarmente impegnativo dalla pioggia che a creato un mix di condizioni in cui la scelta delle gomme si è rivelata determinante ai fini della classifica. L’equipaggio casaranese ha ultimato la gara risalendo sino al settimo posto di gruppo e in cinquantasettesima posizione assoluta, un risultato comunque condizionato da alcuni errori e altre sviste che hanno tolto loro la possibilità di lottare per le posizioni più alte.

Dopo la prima prova speciale “spesa” per capire l’assetto e le peculiarità della vettura, il duo salentino ha aumentato il proprio ritmo avvicinandosi al leader provvisorio di classe. A metà gara purtroppo è incappato in una serie di inconvenienti palesati per di più sulla prova speciale più lunga come il black out dell’interfono che ha costretto Petracca a guidare a vista per tutta la prova, sommato a una scelta inadeguata dei pneumatici su fondo asciutto. Situazioni che si sono tradotte nella perdita di ben sei posizioni nell’assoluta. Ma a pesare pesantemente poi sulla classifica è stato l’errore sulla prova successiva che ha fatto compiere all’equipaggio un giro di pista in più, vedendosi così appioppare come da regolamento il tempo di tre minuti netti superiore a quello del vincitore della speciale. Un imprevisto che vanificava la continua serie di regolazioni di set-up apportate sulla vettura che ne avevano progressivamente migliorato le performance e che li faceva precipitare nei bassi fondi della classifica, perdendo anche la seconda posizione di classe. L’equipaggio portacolori della Casarano Rally Team non si è comunque perso d’animo ed è riuscito nelle battute finali a ridurre il gap in virtù di una buona rimonta culminata con il loro miglior riscontro parziale colto nella penultima prova e che gli è valsa la riconquista del secondo gradino del podio di classe.

“Sono soddisfatto – ha detto a fine manifestazione Petracca – la gara è stata difficile e combattuta, abbiamo corso consapevoli dei nostri mezzi e delle nostre possibilità. È vero c’è un pò di rammarico per il risultato che poteva essere e che non è stato, forse si poteva fare di più ma le condizioni erano molto mutevoli. Sono contento di come siamo riusciti a variare il set up della vettura in funzione delle condizioni meteo, peccato per la svista sulla prova lunga e per la scelta sbagliata delle gomme che in particolare sulla terza prova mi hanno fatto perdere tantissimo tempo e si sa in questa tipologia di gara, particolarmente veloce, recuperare il terreno perduto è pressoché impossibile.”  

Bullismo: gli adolescenti dicono "MaBasta"

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La recente triste storia della 13enne di Pordenone, la quale ha tentato il suicidio per via del bullismo subito a scuola, è stata la goccia decisiva che ha spinto le studentesse e gli studenti della classe 1°A dell’Istituto “Galilei-Costa” di Lecce a darsi da fare e ad impegnarsi in prima persona per almeno tentare di contrastare questo pessimo e assurdo fenomeno. Hanno infatti dato vita nei giorni scorsi ad un nuovo progetto con un nome che la dice lunga “MABASTA!” il quale, oltre ad essere un’esplicita esclamazione, è anche un acronimo che sta per “Movimento Anti Bullismo Animato da STudenti Adolescenti”.

Nella lotta al bullismo, MaBasta è probabilmente il primo movimento che nasce dal basso, dai ragazzi stessi, giovani studenti di appena 14/15 anni.

Hanno le idee molto chiare, vogliono creare una sorta di associazione informale di tutti quegli adolescenti italiani (la stragrande maggioranza) che, come loro, non accettano e non sopportano le azioni da “bulle” e da “bulli”. Si impegneranno con creatività e determinazione e utilizzeranno ogni possibile mezzo di comunicazione e di divulgazione per far sentire la loro voce, soprattutto il web ed i social network. Hanno creato un logo e aperto una pagina su Facebook, stanno lavorando alla realizzazione e pubblicazione di un sito internet autoprodotto e hanno lanciato una prima campagna fatta di piccoli video-spot e fotografie realizzati in proprio, in cui ci mettono la faccia nel dire “Ma basta!”.

«L’idea ci è venuta – raccontano i ragazzi – quando abbiamo parlato in classe del caso della ragazza di Pordenone che ha tentato di farla finita perché non ce la faceva più a sopportare le azioni di bullismo da parte dei compagni. Siccome i prof ci dicono sempre che è molto meglio “fare” qualcosa anziché semplicemente parlarne, allora ci siamo chiesti cosa potevamo fare di concreto per almeno tentare di frenare questo bruttissimo fenomeno. Ci è venuto in mente di creare una specie di associazione di giovani e giovanissimi che, come noi, vogliono fermare il bullismo, per dimostrare alle bulle e ai bulli che quelli contrari sono molto più numerosi. Vogliamo creare un sito internet che possa dare una mano sia ai “bullati”, spingendoli a tirare fuori le loro storie, che ai “bulli” veri e propri perché, secondo noi, forse sono proprio loro che ne hanno più bisogno. Gli ultimi casi di Nuoro e di Galatone non hanno fatto altro che spingerci ad accelerare i tempi, abbiamo già creato una pagina Facebook e abbiamo iniziato a pubblicare alcuni video che speriamo diventino virali. Ovviamente vorremmo tanto che le ragazze ed i ragazzi di Pordenone, Nuoro e Galatone (insieme a tutti i loro compagni e amici) diventino dei nostri. Chiediamo il sostegno e la collaborazione di tutti i ragazzi in Italia, dalle elementari alle superiori, vogliamo diventare tantissimi così da avere una voce più forte.»

I ragazzi stanno chiedendo anche partnership ad associazioni, organizzazioni e media che si occupano sia specificatamente di bullismo che, in generale, di scuola e istruzione. Tra questi ultimi, hanno già avuto l’immediato sostegno da quattro importanti siti che si occupano di education: Your Edu Action, OrizzonteScuola, Aetnanet e MasterProf.

Questi i nomi degli ideatori del movimento “MaBasta”: Giorgio Armillis, Martina Caracciolo, Mattia Carluccio, Mirko Cazzato, Jacopo De Lucia, Patrick De Silla, Marta Di Giuseppe, Lorenzo Greco, Niki Greco, Simone La Gioia, Francesca Laudisa, Michela Montagna, Edoardo Sartori, Alice Stamerra.

Radio Revolution Club Tour, Boomdabash in concerto

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Tornano a casa i Boomdabash per le ultime 2 date del loro fortunato tour nei club della penisola che toccherà la provincia di Lecce (NardÚ) e quella di Bari (Casamassima), rispettivamente sabato 20 (in Piazza Salandra/Nardò) e venerdì 26 febbraio (presso la Galleria Auchan di Casamassima). Con questo tour invernale (ovunque sold out), il collettivo salentino è tornato sui palchi dei club italiani con uno show rinnovato, dopo la positiva esperienza estiva che ha visto oltre 60.000 presenze affollare i loro concerti in tutta Italia per la presentazione del disco Radio Revolution (Soulmatical/Self). Un disco e un tour estivo i cui riscontri hanno ulteriormente confermato il valore di questo eclettico gruppo, unico nel suo genere, capace di unire i suoni della propria terra di origine a quelli in levare propri della tradizione jamaicana, insieme a sonorità più fresche e attuali.

Il loro nuovo tour ha molti elementi di novità, a partire dall’idea di un ritorno alle origini dei Boomdabash, alla cultura del sound system, quindi anche una scenografia rinnovata e una scaletta inedita.

Non mancherà l’esecuzione di alcuni brani tratti dall’ultimo lavoro discografico, come "Il solito italiano", singolo ironico e attualissimo (per settimane in vetta alla classifica Airplay Emergenti dei brani più trasmessi in radio) che vede la collaborazione con J-Ax e il cui video ha superato i 2 milioni di visualizzazioni (https://youtu.be/8z_pnAJSAi0) o "A tre passi da te" il pezzo che vede la collaborazione di Alessandra Amoroso e il cui video (solo Audio) è a quota oltre 2 milioni e 700 mile views: https://youtu.be/1YK48kUxfxs

Un collettivo, quello dei Boomdabash, esplosivo soprattutto nella dimensione live, grazie al carisma e alla forza comunicativa dei suoi componenti e a uno show sempre travolgente e coinvolgente in grado di trasmettere al pubblico energia e vibrazioni positive. Un live pianificato fin nei minimi dettagli per far sentire il pubblico parte integrante dello show, per trasmettere emozioni. 

Info e aggiornamenti: www.soulmatical.com; www.facebook.com/boomdabashsound.

"Sogno e son desto 3", Massimo Ranieri al Politeama Greco

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Approderà anche in Puglia la lunga tournée di "Sogno e son desto 3", il nuovo attesissimo spettacolo di Massimo Ranieri. Sabato 27 febbraio (ore 20.45 - ingresso da 33 a 58 euro - info www.politeamagreco.it - 0832241468) il cantante, attore e regista napoletano sarà sul palco del Teatro Politeama Greco di Lecce. Il giorno prima (venerdì 26) appuntamento al Teatro Team di Bari (info www.teatroteam.it) e il giorno dopo (domenica 28) al Palamazzola di Taranto (info 3891383754).

Sogno e son desto è un titolo giocoso e provocatorio, un inno alla vita, all’amore e alla speranza. Torna in una nuova edizione dopo il grande successo su Raiuno, lo spettacolo di Massimo Ranieri, ideato e scritto con Gualtiero Peirce. Continua così il viaggio affettuoso, spettacolare e sorridente attraverso  grandi canzoni, racconti particolari e colpi di teatro. I protagonisti,  ancora una volta, non saranno i vincitori o le imprese degli eroi, ma i sognatori e la vita di tutti noi. Nel duplice ruolo di attore e cantante, Ranieri porterà in scena il teatro umoristico e le più celebri canzoni napoletane. E naturalmente non mancheranno, accanto ai suoi successi, novità  musicali (con brani di Fabrizio De Andrè, Francesco Guccini, Charles Aznavour e Violeta Parra) e sorprese teatrali, proposte con la formula che nelle precedenti edizioni ha  già conquistato le platee di tutta Italia. Sul palco Ranieri sarà accompagnato dall'Orchestra formata da Max Rosati (chitarra), Andrea Pistilli (chitarra),  Flavio Mazzocchi (pianoforte), Pierpaolo Ranieri (basso), Luca Trolli (batteria), Donato Sensini (fiati), Stefano Indino (fisarmonica), Alessandro Golini (violino). Organizzatore Generale Marco De Antoniis. Light designer Maurizio Fabretti.

Impossibile sintetizzare la lunga carriera di Massimo Ranieri (pseudonimo di Giovanni Calone), partita nel 1964 con lo pseudomino di Gianni Rock. Nel 1968 esordisce a Sanremo con il brano “Da Bambino”. Il grande successo arriva l’anno seguente con “Rose Rosse” e “Se bruciasse la città” e prosegue sino ai giorni nostri con circa 30 dischi prodotti e oltre 14 milioni di copie vendute in tutto il mondo. Un successo che negli anni si è esteso anche al cinema, in teatro e in televisione con numerosi spettacoli e varietà. Oltre alla vittoria a Sanremo nel 1988 con "Perdere L’amore", Ranieri ha conquistato tanti altri riconoscimenti (Premio Vittorio De Sica, Globo d’oro, David di Donatello, Cantagiro, Canzonissima). Recentemente è uscito anche "Malìa", il nuovo album di Massimo Ranieri. Il termine - magia, incantesimo, fascino, seduzione - che dà il titolo al disco e che racchiude nel suo antico significato il senso stesso dell'intero progetto, è scaturito dal testo di "Te Voglio Bene Tanto Tanto" contenuto nel disco. Massimo Ranieri e Mauro Pagani, produttore dell'album, in questa nuova tappa del loro lungo viaggio nella canzone napoletana, hanno voluto accanto cinque grandi artisti del jazz: Enrico Rava (tromba e flicorno), Stefano Di Battista (sax alto e sax soprano), Rita Marcotulli (pianoforte), Stefano Bagnoli (batteria) e Riccardo Fioravanti (contrabbasso). Questo cd è un viaggio verso un incantesimo. È una sorprendente avventura musicale in un tempo magico delle canzoni napoletane, quando tra la fine degli Anni Cinquanta e l'inizio dei Sessanta quelle melodie già universali si riempirono improvvisamente di estate e di erotismo, di notti e di lune. E si vestirono di un fascino elegante e internazionale. È l'inconfondibile Napoli "caprese", che diventò in un baleno attraente, seducente, prestigiosa e sexy come una stella del cinema. Una Napoli che cantava e incantava. E che è diventata una immortale Malìa, come suggerisce una parola nascosta tra i testi delle canzoni. Sotto ad ogni nota di quei brani, nati e vissuti nell'intimità dei night e dei piano bar, brillano e ammiccano la formidabile fantasia e l'incontenibile libertà della musica Americana di quegli anni. Perchè, forse proprio dal jazz bisognava passare, per cancellare qualunque rischio nostalgico e restituire loro tutta la straordinaria energia originaria. Cantate e suonate così, quelle canzoni sono ancora giovani e emozionanti. Come una indimenticabile serata d'amore.

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