Dal 10 al 13 agosto ritorna uno degli eventi più attesi dell’estate salentina. Da 32 anni una Festa diventata tradizione! A Cannole La Festa della Municeddha, protagonista il territorio e la sua gente! Organizzata dalla Pro Loco Cerceto di Cannole, la FESTA DELLA MUNICEDDHA, da 32 anni, si distingue per importanza e visibilità. Nata nell’intento di far rivivere le antiche tradizioni locali quali la raccolta e il consumo della lumaca o meglio della municeddha, la manifestazione si caratterizza in qualità di sagra alla quale si aggiungono le peculiarità tipiche di una vera e propria festa popolare. La scelta della Pro Loco di configurare l’evento come festa è motivata dal legame stretto nei secoli tra Cannole e la lumaca, chiamata in forma dialettale municeddha. L’importanza che la lumaca riveste per il paese è suggerita dallo stesso appellativo attribuito ai cittadini di Cannole: cuzzari, che corrisponde a raccoglitori di cozze, un chiaro riferimento alla pratica del cogliere lumache per i campi.
LA FORZA DELLA TRADIZIONE - La forza della Festa della Municeddha, risiede, di conseguenza, nell’offerta non di un prodotto qualsiasi, ma di quello che più identifica Cannole e che porta con sé l’intero patrimonio culturale del paese. La Pro Loco di Cannole ha dato una forte visibilità al paese poiché ha saputo onorare la municeddha con una grande Festa che rappresenta un classico appuntamento dell’agosto salentino, per alcuni versi, il più suggestivo. Un’occasione unica per respirare l’aria di una vera e propria festa popolare, che propone una cucina tipica al ritmo di musica e folklore, ma anche di storia e cultura.
Durante la Festa le municeddhe possono essere gustate in tre preparazioni differenti: al sugo, soffritte e arrostite. Nel corso delle quattro serate previste dalla sagra, possono essere degustati, inoltre, piatti tipici della tradizione salentina accompagnati dal vino rosato Vecchia Torre di Leverano. Presenti da varie edizioni gli sponsor Dreher, con fiumi di freschissima birra, e Averna , il famoso amaro siciliano che con Don Salvatore in tour porterà, a Cannole come nelle più note kermesse culinarie, il personaggio ispirato al fondatore della marca ed interpretato, nella nuova campagna di comunicazione, dall’attore hollywoodiano Andy Garcia. Presso lo stand di Don Salvatore, sarà possibile divertirsi con giochi a tema, scattare foto ricordo e, naturalmente, degustare Amaro Averna.
MUSICA E GIOVANI BAND - La Festa è anche tanto divertimento raccontato al meglio dall’attenzione
particolare che in questa edizione 2016 è stata riservata alla colonna sonora che regalerà vere emozioni per
questi giorni indimenticabili. Sui due palchi allestiti si alterneranno ben 10 gruppi ai quali si aggiungerà una
eclettica street band itinerante, la Stella Band Serenade. I gruppi, formati da valenti musicisti, spazieranno dalla musica folk alla musica popolare salentina , dal beat anni ’60 allo ska e al funk.
Il palco area stands dal 10 al 13 agosto, vedrà, in sequenza, la presenza dei Tàkorassia, dei Folkalore, degli Sciacuddhuzzi e dei Terre a Sud.
Il palco centrale vedrà esordire il 10 agosto per la prima volta a Cannole, I Paipers, con il loro look, lo slang
e con la forza travolgente del beat italiano anni ’60 per una serata tutta da ballare. L’ 11 agosto sarà la volta
degli Alla Bua, nati dalle esperienze più tradizionali della cultura musicale salentina. Il 12 agosto un
graditissimo ritorno. Dopo la loro reunion, tornano a suonare nel paese che li ha visti nascere i Mama Ska.
A seguire, la serata del 12 si concluderà con I Scianari, gruppo di musica popolare salentina.
L’ultima sera vedrà sulla scena uno dei gruppi più quotati del panorama musicale salentino e non solo: i Bundamove, band nata grazie all’amore per il funk e per la black music di giovani musicisti, tutti di grande spessore.
A chiusura della kermesse, la scena finale sarà un omaggio della Festa della Municeddha ad un gruppo
storico di Cannole che festeggerà 40 anni di ininterrotto successo: il Gruppo Folk 2000.
Un finale che si preannuncia spettacolare e ricco di sorprese.
LE ALTRE INIZIATIVE TRA PREMI E CONCORSI – Novità assoluta per la Festa sarà un’interazione diretta con
la gente. Un concorso per la foto più significativa che verrà scattata durante la Festa e che verrà postata sui
social oltre ad un concorso per poesia e pittura che quest’anno avrà per tema “La tradizione in movimento. Il tuo paese, la tua Festa” .
Una giuria di critici sceglierà le opere più interessanti e queste saranno premiate durante una Festa di Fine Estate, evento a cura della Pro Loco che esalterà la valenza culturale che la Festa della Municeddha da sempre porta con sé.
L’utima novità è rappresentata quest’anno dalla vendita dei sacchettini portafortuna con le municeddhe
provenienti da un allevamento di lumache di Cannole. Le lumache, da regalare o da comprare per sé,
consentiranno ,una volta preparate secondo l’antica ricetta cannolese, di rivivere anche a casa i profumi e i
sapori della nostra tradizione.
Questa è la Festa della Municeddha 2016. Una manifestazione diventata, anno dopo anno, sempre più un punto di riferimento grazie ad una crescita esponenziale che oggi la colloca tra le sagre più rinomate del territorio italiano sia per l’organizzazione che per la qualità e la bontà dei prodotti.
Da sempre il forte legame identitario di Cannole con la sua Festa della Municeddha, che rimane l’unica
sagra delle lumache dell’intero Sud Italia, riempie di orgoglio tutti i cittadini che hanno visto il paese
cambiare il proprio status e collocarsi tra le mete turistiche più ambite del Salento.
Per concludere possiamo fare nostra la citazione di Marcel Roland, scrittore e naturalista francese:
“La carne di chiocciola è cibo per il popolo, perché solo il popolo sa creare attorno ad essa una festa tutta sua”.
Noi aggiungiamo: una Festa unica e imperdibile.
Gruppi musicali FESTA DELLA MUNICEDDHA 2016
AREA VILLA
Ogni sera, per il divertimento di tutti, spettacolo musicale itinerante del gruppo
Stella Band Serenade
PALCO AREA STANDS
10 agosto : Takoràssia Genere : Musica popolare salentina
Consuelo Alfieri - voce, organetto, fisarmonica, tamburello
Ilaria Calò - voce, cajòn
Stefano Campa - flauto traverso, ottavino
Barnaba Friolo - tamburello, tamborra
Luca Giannoccolo - chitarra
Joele Micelli - violino, voce
Il timbro che caratterizza i Takoràssia è dato dalla presenza di due voci femminili che rendono le
interpretazioni dei brani con profondità e originalità.
Gli strumenti si amalgamano rincorrendosi e rispondendosi in un alternarsi di suoni sapientemente
incastonati fra di essi. Le percussioni scuotono e scandiscono il tempo vorticoso delle pizziche e
accompagnano e sostengono gli stornelli, le tamburriate e le ballate.
Ciò che esce da questa ensemble è una musica tradizionale ma fresca, frizzante e mai scontata nel
massimo rispetto per la tradizione ma consapevole del tempo in cui si trova.
11 agosto: Folkalore Genere : Folk
Alessandro Trovè - Voce e tamburi
Antonio Mariano - Chitarra e voce
Roberto Corciulo - Fisarmonica e voce
Alessandro Madaro - Batteria
Filippo Corciulo – Basso
L’estro dei Folkalore è un dato incontrastato. Il loro modo di interpretare il folk salentino da vita un concerto dinamico e divertente tutto da cantare e ballare.
In quasi due ore di spettacolo i Folkalore intrecceranno i classici del grande Bruno Petrachi agli inediti raccolti nel loro primo album “SOUVENIR”.
12 agosto: Sciacuddhuzzi Genere: Etno-popolare
Giuseppe Attanasi - chitarra e voce
Cesare Vincenti - chitarra e voce
Flavio Baldassarre - mandolino
Filippo Giordano - violino
Roberto Spongano - basso
Mattia Manco- fisarmonica
Tamara Fonseca - voce
Alessandro Spongano - armonica a bocca e voce
Giuseppe Mangione - tamburello e voce
Sergio Amato - tamburello e voce
Antonio Toto - tamburello e voce
Mauro Gigante - tamburello
Il gruppo etnico Sciacuddhuzzi è una ensemble di strumenti acustici di estrazione prevalentemente popolare. Specializzato in un repertorio il cui reperimento è il frutto di stravaganti ed appassionanti indagini di carattere etnomusicologico da parte del fondatore del gruppo, Francesco Attanasi, musicologo, polistrumentista e compositore originario di Soleto (LE).
Con gli Sciacuddhuzzi, primo gruppo di pizzica salentina che nasce fuori dal Salento, prende corpo il progetto di Francesco: esportare la musica e la tradizione salentina nell’Italia settentrionale.
Dopo la prematura scomparsa di Francesco, è il fratello Giuseppe a raccogliere il testimone e a far rivivere il progetto Sciacuddhuzzi insieme ad altri musicisti con cui Francesco aveva collaborato.
Il gruppo si esibisce sempre più spesso anche nelle piazze, nei teatri, e nei festival di musica popolare (8 partecipazioni al Festival La Notte della Taranta dal 2006 al 2015).
Nell’estate del 2011, gli Sciacuddhuzzi pubblicano il loro primo CD, dal titolo “Pizzica Melodica” (3000 copie vendute), contenente i principali arrangiamenti ele composizioni di musica popolare che Francesco Attanasi aveva scritto fino al 2005, ed alcuni brani frutto di ricercate contaminazioni (maturate durante il percorso conoscitivo-creativo dei vari concerti) con altre tradizioni musicali popolari e generi più innovativi (rock e jazz), sempre restando nel solco della scrittura musicale di Francesco.
Il loro repertorio è composto da:
Trascrizioni storiche tratte da documenti originali (XVII-XIX sec.) relativi alla iatromusica tarantellistica utilizzata nella cura meloterapeutica del tarantismo;
Tarantelle, Pizzica-tarantata, Pizzica-pizzica (de core), Pizzica d’amore, Pizzica melodica;
Ballate popolari, Serenate salentine; Stornelli in musica; Danze tradizionali;
Musiche e serenate in Terra d’Otranto; Canti di tradizione grecanica; Etnoreggae.
13 agosto: Terre a Sud Genere: Musica della tradizione popolare del Sud
contaminata da sonorità etno/rock.
Tommy Miglietta – Batteria e tamburello
Peppe Giannuzzi – Violino elettrico
Enrico Conte - Fisarmonica
Gianvito Carlino – Voce, tamburello e violino
Mattia Cavaiola - Chitarra elettrica
Pino Vergine - Basso elettrico
Terre a Sud è un nuovo progetto di musica della tradizione popolare del sud Italia, nato dalla
professionalità e la passione di un gruppo affiatatissimo di musicisti, uniti non solo dall’amore per la musica ma soprattutto da una forte amicizia.
Dopo diverse esperienze maturate in altri gruppi è diventato sempre più forte il desiderio di creare
qualcosa che potesse esprimere al meglio le proprie idee musicali, caratterizzate da una forte
contaminazione di sonorità etniche/balcaniche e rock unite alla più tradizionale pizzica salentina.
PALCO CENTRALE
10 agosto : I Paipers Genere : Beat italiano anni ’60
Don Lisi – voice
Mr. Penti - guitar, backing vocals
Mr. Christmas - drums, synths, backing vocals
La band prende il nome dallo storico locale di Roma “ Piper Club” pista di lancio per i nuovi talenti
dell’Italia dinamica degli anni ’60. Caterina Caselli, Equipe 94, Rita Pavone fino alla creatura più
nota del famoso locale: “la ragazza del Piper” Patti Pravo.
Il repertorio è il juke-box di quegli anni. Lo spettacolo catapulta direttamente negli anni ’60…musica abbigliamento e linguaggio è tutto sixties!
Dopo un periodo di concerti in giro per l’Italia, diventano ospiti fissi degli Smaila’s Puglia.
Successivamente approdano all’estero con un tour a Londra nei più prestigiosi club londinesi.
A febbraio 2015 accompagnano musicalmente Nino Frassica in due eventi teatrali. A ottobre
2015 dopo l’uscita di due singoli, “Speedy Gonzales” e “Guarda come dondolo” accompagnano
Red Canzian in tour.
Subito dopo tornano a Londra per un concerto al Cafe 1001, storico locale su Brick Lane. Da
quest’esperienza nasce il videoclip “Io ho in mente te”.
A dicembre 2015 esce il videoclip “Senza Luce” girato interamente a Milano.
Hanno all’attivo centinaia di concerti in giro per l’Italia merito anche dell'incontestabile originalità
del progetto che li pone tra le band più ricercate nell'intero sud Italia.
11 agosto: Alla Bua Genere: musica popolare in particolare salentina come
la pizzica.
Tiziana Valentini, voce
Umberto Panico, suonatore di armonica a bocca
tricasino
Gigi Toma, secondo tamburello e voce
Bruno Spennato, voce
Lamberto Probo, suonatore di tamburello e voce
Gli Alla Bua nascono dalle esperienze più tradizionali della cultura musicale salentina. Si sono
formati tra le ronde della storica festa di San Rocco a Torrepaduli, nelle notti itineranti del
canto a Santu Lazzaru, nelle tipiche feste nelle curti fatte di vino, voci spiegate e incessabili
tamburelli.
Qui si sono uniti i componenti, ragazzi provenienti da vari paesi del Salento (da Casarano a
Collepasso, da Cavallino fino alla grika Sternatia), con la comune coscienza di sentire propria
l’eredità della musica popolare, appresa direttamente nelle proprie case, con la grande
passione di suonarla, di tramandarla e di divulgarla.
Alla Bua è una locuzione raccolta presso anziani del sud Salento, che la utilizzavano come
ritornello per accompagnare i canti di lavoro o d’amore. Il significato ce lo dà, sembrerebbe,
l’antica lingua grica (veramente antica, trattandosi di basso salento, e non della zona detta oggi
Grecìa, circoscritta entro una decina di comuni, e ben distante da Alliste, luogo di questa
scoperta): Alla Bua starebbe per medicina alternativa, altra cura.
E’ in questo concetto che si concretizzano lo spirito e il suono del gruppo. La cura: nel passato,
quella contro il morso velenoso della leggendaria taranta, quella di una società stremata dalle
difficoltà e dalla povertà; oggi, similmente, contro la frenesia e la piattezza della società
moderna, una cura a suon di pizzica pizzica, danza forte, calda e liberatoria.
12 agosto : Mama Ska Genere: Ska, Rocksteady, Reggae
Roberto Lezzi - Voce;
Alessandro Rubichi - Tastiere;
Gianluca Rubichi - Batteria;
Fabrizio Palombella - Basso;
Giancarlo del Vitto - Chitarra;
Salvatore Pasca - Sax;
Andrea Doremi - Trombone.
Mama-Ska fanno il loro debutto nel 1998. La prima formazione, più piccola dell’ attuale, è
composta da sei elementi che però trasmettono già dal loro esordio qualcosa di originale ed
innovativo al pubblico, che via via diventa sempre più numeroso durante i loro live.
Lo stile musicale che la band propone è più una rivisitazione in chiave personale che un
omologazione dello ska e del reggae, anche perché sulla scia di gruppi storici del panorama
alternativo degli anni 90 (come FRATELLI DI SOLEDAD,CASINO’ ROYALE ecc…) i Mama-Ska iniziano
a concepire la bellezza e la poliedricità dei ritmi in levare e la versatilità che proprio essi possono
avere. Già dai primi concerti si nota che qualcosa nel Salento si muove davvero!
Nell’estate del 1999 i Mama-Ska vincono "ONDEROCK FESTIVAL" che per loro sarà una svolta e
permetterà di proporsi in diverse piazze e manifestazioni coinvolgendo sempre più un numero
maggiore di curiosi e riuscendo a portare il loro “ROCKSTEADY BEAT” veramente dappertutto.
Molti definiscono il gruppo una vera e propria “MACCHINA DA PALCO”, e forse proprio la loro
instancabile voglia di suonare dal vivo,è una delle cause del ritardo di una produzione discografica.
Produzione che arriva solo nel 2002 con l’uscita di HOT MAMA CAFE’ per l’etichetta indipendente
DRIM;10 tracce che esplorano il mondo musicale del gruppo, che nel frattempo colleziona live in
giro per l’ Italia e affianca molti nomi della scena musicale (fra i più noti NUOVE TRIBU’ ZULU,
RADICI NEL CEMENTO, SUD SOUND SYSTEM, BISCA ecc…).
L’ attività concertistica del gruppo, va avanti sino all’estate del 2008 anno in cui i fondatori della
band decidono di sospendere per un po’ il progetto alla ricerca di nuove idee e contaminazioni. In
questi anni infatti i singoli musicisti danno vita a svariate realtà musicali, spaziando e cimentandosi
in generi completamente diversi dal jazz alla musica etnica.
La voglia di rimettere in moto quella “macchina da palco”, e la richiesta da parte dei fans è
talmente tanta che a distanza di anni i Mama-Ska si rimettono in gioco.
12 agosto, a seguire: Li Scianari Genere: musica popolare salentina
Antonio Ottino: Chitarra e voce
Marco Rubichi: Fisarmonica
Ramona Visconti: Danza e voce
Ilaria Costantino: Tamburello e voce
Silvia Coppola: Violino
Luca Maggio : Tamburello
Marco Nuzzo: Tamburello e voce
Li Scianari sono un gruppo di musica popolare salentina, nato a Cannole (LE) nel 2006 e operante
nel Salento e su gran parte del territorio nazionale. Le notevoli esperienze musicali dei singoli
componenti, associata alla passione indomita per la pizzica e le musiche di tradizione, fanno dei
Scianari uno dei gruppi più apprezzati e coinvolgenti delle maggiori manifestazioni salentine.
Con la forza interpretativa dei brani storici rivisitati e quella propositiva di brani inediti, i Scianari si
sono adoperati, sin dall'inizio, a mettere la tradizione in movimento, senza mai interrompere
quel filo caldo della continuità, che lega il presente con la sua storia e le sue radici.
Tradizione in movimento è un programma che mette in atto l'obiettivo di raccontare il Salento nel
presente, con le radici profonde del passato. In tal modo la tradizione non è più vista come un
"monumento storico", che dopo un tempo di recupero e di restauro lo si preserva e custodisce, bensì come una forza che ancora vive e si muove nel sottosuolo del tempo, riportando alla luce nuovi interrogativi e nuove risposte agli incessanti morsi della taranta.
Il nome del gruppo deriva da un'espressione dialettale, scianaru, che evoca lo stato umorale e
volubile di una persona interiormente irrisolta. Questa incapacità a darsi una direzione stabile può
essere paragonata a quella di tante donne, che, nel passato, stramazzavano al suolo per il fatto di
sentirsi irrisolte sia a livello sociale che affettivo; per questo cercavano la possibilità di un riscatto,
attraverso il rito terapeutico della taranta.
Luciscere è l’ultimo lavoro discografico de I Scianari. 12 brani intrisi di energia pura, mescolando
brani della tradizione con brani inediti.
13 agosto : Bundamove Genere : Funk
Emanuele "Manufunk" Pagliara - chitarra
Marco "DonSkal" Calabrese - tastiere
Antonio "Dema" De Marianis - batteria
Michele “Mike” Minerva - basso
Sandro “Sax” Nocco - sassofono
Gabriele “Trumpet” Blandini – tromba
I BUNDAMOVE nascono in Salento nel dicembre 2009 grazie all’amore per il funk e per la black
music. I musicisti, tutti di grande spessore, vantano collaborazioni con Roy Paci & Aretuska, Manu
Chao, Boomdabash, Anansi, Steela. I sei salentini si fanno strada suonando in giro per l’Italia,
conquistando pubblico e critica.
La prima produzione discografica “Da Funk Machine” (Goodfellas, 2011) è anticipata da
"Roadhouse Blues”.
Nel 2012 “Smooth Criminal” attira l’attenzione di Vincenzo Mollica che cita la band come una delle
rivelazioni dell’anno nella rubrica del TG1 “DoReCiakGulp”.
Nel 2013 i Bundamove entrano in studio per registrare il primo album di inediti “Connection”, che
uscirà l’anno seguente per Fiorirari/ Universal e sarà ricco di collaborazioni d’eccezione, come Sud
Sound System, Emma Marrone, Après La Classe, Nitto dei Linea 77, Mr T-Bone, Roberto Angelini,
Cico: la band rivoluziona il proprio sound, sperimentando la “connessione” tra antica passione per
il funk e universo musicale, dal reggae al pop, passando per hip hop e crossover.
Dal primo singolo “Sexy Voodoo Party” feat. Cico prende spunto un tour di 60 date tra cui le
aperture degli show di leggende della musica internazionale come Manu Chao e Ska-P, fino al
Sziget Festival di Budapest, punto di riferimento della scena live europea.
Nel mezzo del tour, la band trova il tempo di registrare il remake di “Filu de Jentu”, in
collaborazione con l’autore del pezzo Nandu Popu dei Sud Sound System.
A maggio 2014 esce “Stimoli” feat. Cico & Karlino seguito a luglio da “Ce Me Passa” feat. Sud
Sound System & Après La Classe pezzo simbolo di un’estate che ha visto i Bundamove calcare i
palchi di importanti festival nazionali (Ariano Folk, Gusto Dopa) ed aprire i concerti di Shaggy e dei
Negramaro allo Stadio Via del Mare di Lecce.
Nel 2015 la band lancia il video di “Connex” feat. Cico in rotazione su Rock Tv Pass e HipHop Tv
Pass, mentre iniziano i preparativi per il nuovo album. Il singolo che anticipa la nuova produzione
discografica dei Bundamove, “Rollover”, è uscito il 24 giugno 2016.
Per finire, la Festa della Municeddha omaggerà per i 40 anni di attività il Gruppo Folk 2000 che eseguirà il concerto di chiusura della manifestazione 2016.
Gruppo Folk 2000
Salvatore Rubichi – voce
Ramona Visconti – voce e danza
Maurilio Gigante – basso e voce
Daniele Stefàno - chitarra
Cristian Calò - fisarmonica
Paolo Colazzo - batteria
Marco Rubichi - tamburelli
Giorgio Nocita – tamburelli
Il Gruppo Folk 2000 nasce a Cannole nel 1976. L’esigenza artistica e culturale è quella di portare all’attenzione del pubblico quelle musiche, quella cultura, quelle tradizioni, che andavano e vanno scomparendo. La sua espressione musicale dialettale, infatti, è la testimonianza del ritorno alle origini, il racconto in chiave moderna della storia culturale di un’intera provincia, dei suoi problemi, della sua tradizione.
Alcune delle più note canzoni del Gruppo Folk 2000, raccolte in più di 22 album, trasformano in chiave folkloristico-musicale una realtà radicata nelle genti del Sud.
Spettacolo e partecipazione del pubblico sono i cardini dei concerti del gruppo.